Coronavirus, dalla Regione Emilia Romagna: "Niente allarmismi, il sistema lavora a pieno regime. Stop a fake news, previste denunce a chi semina panico" - Comune di Nonantola

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Coronavirus, dalla Regione Emilia Romagna: "Niente allarmismi, il sistema lavora a pieno regime. Stop a fake news, previste denunce a chi semina panico"

 

Coronavirus, dalla Regione Emilia Romagna: "Niente allarmismi, il sistema lavora a pieno regime. Stop a fake news, previste denunce a chi semina panico"

Aggiornamento sui casi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna: grazie al lavoro svolto dall’intero sistema sanitario, è stato possibile ricostruire per ognuno il percorso epidemico, e pertanto tutti i contagi hanno provenienza nota, che porta sempre al primo anello della catena, quella del basso Lodigiano.

Più controlli e numero verde 800.033.033

Questo l’aggiornamento sul numero di contagiati e sulle misure adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus sul territorio regionale, fatto oggi in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, che ha anche annunciato il numero verde regionale, 800.033.033, attivo dal 25 febbraio e a disposizione delle persone che potranno chiamare per avere informazioni e indicazioni sul comportamento da tenere in presenza di sintomi sospetti.

Esame dei tamponi

E da giovedì ai due laboratori finora operativi per l’esame dei tamponi – il Crrem del Sant’Orsola di Bologna e quello dell’Università di Parma, per i quali è stata rafforzata l’operatività con l’acquisto di ulteriori tecnologie – si aggiungerà quello di Pievesestina (Cesena), in capo all’Ausl Romagna.

Secondo il principio della massima precauzione, non solo in Italia ma anche in Emilia-Romagna si sta eseguendo un elevato numero di tamponi (oltre mille in regione), e l’indicazione sul territorio regionale è quella di effettuare tamponi e di eseguire una tac del toracea tutte le persone ricoverate con polmonite interstiziale. Inoltre a Piacenza è stato aperto il presidio medico avanzato a protezione degli operatori, che servirà a dividere già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.

I casi di Coronavirus in Emilia-Romagna

I 16 casi di Piacenza riguardano tutte persone venute in contatto con malati (o perché parenti o perché operatori sanitari); dei due contagiati a Parma, una è una donna cha a Codogno assisteva la madre ricoverata in ospedale, l’altro un uomo che si era recato a ballare nel paese lombardo. L’unico caso di Modena, infine, riguarda un operatore edile che ha frequentato per 2-3 settimane i luoghi infetti e anche in questo caso è venuto in contatto con una persona malata.

Pronte 1 milione di mascherine per gli operatori

Intanto la Regione ha reperito 1 milione di mascherine chirurgiche da utilizzare negli ospedali e negli ambulatori, a cui se ne aggiungeranno 500mila a settimana dalla prossima settimana, che saranno distribuite nei territori agli operatori sanitari. A questo proposito, l’assessore ha ricordato che è stato chiesto al Dipartimento di protezione civile, con cui la Regione è in costante contatto, di intervenire per aumentare la produzione nazionale dei presidi più sofisticati di protezione individuale per gli operatori, come mascherine, calzari, cuffie.

Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori, dalla sanità alla Protezione civile, che stanno lavorando con il massimo impegno per affrontare questa emergenza- spiega l’Assessore Regionale alla Sanità, Sergio Venturi - Stiamo operando a stretto contatto con il Ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione civile e da domani ci sarà un coordinamento tra i presidenti delle Regioni e il ministero per concertare ancor più le misure da adottare”.

Attenzione alle notizie false

E’ prevista una linea durissima, anche con delle denunce, contro chi diffonde notizie false. La Regione ha smentito varie informazioni come un’inesistente ordinanza che prolungava fino al 20 marzo la chiusura delle scuole.

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