“La nuova temporalità della musica”. È questo il titolo della serata di mercoledì sera in compagnia di Eugenio Candi. In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Claude Debussy (1862-1918), il compositore ci appare oggi come colui il quale ha inaugurato una delle grandi stagioni della modernità musicale del novecento, riuscendo ad affermare una propria strada, del tutto originale. Una strada autonoma e alternativa ad altre tendenze che hanno parallelamente caratterizzato l’inizio del XX secolo. Debussy intraprende quindi un diverso percorso sia rispetto alla nuova scuola di Vienna di marca dodecafonica, sia alla tradizione neoclassica di provenienza slava.
Si può dire che Debussy ha ricercato le ragioni profonde del significato di suono come evento fisico, come percezione sui propri sensi, sforzandosi di prescindere dalle ragioni sintattico - grammaticali che ne costituiscono i vincoli della scrittura stessa.
La sua musica testimonia il bisogno di sogno, di inafferabile, di mistero, di evocare un desiderio sottaciuto in cui e da cui la musica è sempre stata attraversata.
Eugenio Candi ha fatto il libraio presso la vecchia libreria Spazio Libri, ha studiato analisi musicale con il M.stro Giovanni Indulti, ha partecipato ad alcuni corsi estivi di musica con Giacomo Manzoni e Armando Gentilucci, ha contribuito alle pagine culturali di Ultime Notizie (allegato della Stampa) per le recensioni discografiche di musica classica. Dal 1998 al 2009 è stato responsabile del settore musica classica presso Ricordimediastore. Ha tenuto alcune conferenze sulla musica tedesca per la scuola di lingua tedesca DAF di Modena. Attualmente lavora come commesso presso la libreria Feltrinelli di Modena per la quale ha tenuto la "Guida all'ascolto" realizzata con la collaborazione del Teatro Comunale di Modena ed è tuttora membro del consiglio d'amministrazione dello stesso teatro
.
