RISPOSTA ALL’ARTICOLO DEL COMITATO PER IL CENTRO STORICO, COMPARSO SUL RESTO DEL CARLINO LUNEDI' 27 MARZO 2017 - Comune di Nonantola

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RISPOSTA ALL’ARTICOLO DEL COMITATO PER IL CENTRO STORICO, COMPARSO SUL RESTO DEL CARLINO LUNEDI' 27 MARZO 2017

 

RISPOSTA ALL’ARTICOLO DEL COMITATO PER IL CENTRO STORICO, COMPARSO SUL RESTO DEL CARLINO LUNEDI' 27 MARZO 2017

Che il centro storico di Nonantola, come tanti altri centri storici, stia attraversando una fase difficile, nessuno lo nega. La preoccupazione dei commercianti è comprensibile ma, a questa preoccupazione, l’Amministrazione Comunale non è mai stata sorda.  

Proprio per questo, stupiscono alcune dichiarazioni della presidente del Comitato per il Centro Storico Giliola Sernesi: affermare che l’Amministrazione Comunale non abbia mai pensato di aiutare le attività commerciali non solo è falso, ma evidenzia un’assenza di consapevolezza della situazione complessiva.

L’Amministrazione non ha mai nascosto una preoccupazione per l’andamento delle attività commerciali in generale ed in particolare, per le attività situate nel centro storico.

Nonantola infatti ha un piccolo centro storico che, da un lato, per la sua conformazione medievale, ha il pregio di racchiudere nell’antico circuito delle mura, un patrimonio storico-culturale unico, di grande fascino, dall’altro lato questa stessa conformazione non permette di avere grandi spazi da dedicare al commercio nel cuore del centro e offre una minore visibilità alle realtà economiche lì collocate.

A questi fattori, si aggiunge la grande vicinanza a Modena, che fa sì che, storicamente, parte delle abitudini di consumo dei cittadini nonantolani, gravitino sul capoluogo.  

Alla generale crisi economica, che dal 2008 imperversa a Nonantola, come in tutta Italia  e al generale mutamento nelle modalità di acquisto di alcuni prodotti si sono aggiunti i danni del terremoto.

Non vi è dubbio che l’impatto del terremoto sul centro storico e sul suo patrimonio culturale e turistico, a partire dall’Abbazia, abbia creato diversi problemi, per arginare i quali sono stati messi in campo (in sinergia con gli altri enti proprietari dei beni monumentali) tutte le azioni necessarie al ripristino del patrimonio monumentale oltre alle azioni possibili per alleviare i disagi e mantenere un buon livello di visite turistiche. La riqualificazione delle esposizioni nei musei, il percorso protetto in Abbazia, le iniziative di valorizzazione del patrimonio, i pacchetti di laboratori per le scolaresche fanno sì che oggi il numero dei turisti si attesti comunque ad un livello superiore a quello del 2011 (ante terremoto). Oggi, diversi cantieri importanti sono avviati, seguendo i tempi e gli iter burocratici necessari per gestire la ricostruzione di beni monumentali importanti, in linea con ciò che sta avvenendo negli altri comuni colpiti dal terremoto. Altri beni sono in attesa dei permessi finali per poter partire con le gare d’appalto. Alcuni di questi cantieri termineranno nell’arco di qualche mese, cominciando così a restituire ai cittadini un patrimonio ristrutturato e riqualificato.

Negli ultimi anni sono state diverse le iniziative messe in campo per andare incontro alle attività commerciali del centro storico.

Dal 2014, l’attuale Amministrazione ha promosso due bandi rivolti alle attività commerciali, bandi che si aggiungono agli altri due promossi dall’Amministrazione precedente. Il primo bando ha erogato contributi per la riqualificazione e la ristrutturazione dei locali oltre che per iniziative di promozione delle attività economiche; il secondo, più recente (fine 2016), ha erogato contributi a fondo perduto come parziale indennizzo alle attività commerciali maggiormente impattate dai cantieri.

Oltre a ciò, ci preme sottolineare al Comitato per il centro storico le diverse disposizioni deliberate dall’Amministrazione comunale, pensate e messe in campo proprio per andare incontro alle problematiche espresse dalle associazioni dei commercianti nei diversi incontri.

Dal 2011 i titolari di bar e ristoranti situati in centro non pagano il canone di occupazione di suolo pubblico: esenzione estesa, dallo scorso anno, anche alle altre tipologie commerciali.

Per andare incontro alle difficoltà di pagamento, dallo scorso anno, è stata apportata una modifica al regolamento della Tari, che prevede la possibilità di rateizzare l’importo della tassa. A questa modifica si aggiunge l’emanazione del recente regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito di ingiunzione fiscale, che permette a tutti i cittadini e alle attività economiche che hanno ricevuto un ingiunzione al pagamento di tributi comunali emessi dall’anno 2009 all’anno 2016, di pagare i tributi con esclusione di more e sanzioni.

Il Comitato per il centro storico dovrebbe anche sapere che la maggior parte delle manifestazioni che si svolgono a Nonantola, oltre a svolgersi nel centro del paese, vengono tutte sostenute dall’Amministrazione Comunale, sia attraverso contributi diretti, che attraverso contributi indiretti. Dal carnevale, alle iniziative di Natale, passando per la festa della musica, la fiera, le sagre, le serate di musica e di gioco, il cinema estivo, non c’è iniziativa (organizzata direttamente dal Comune o co-organizzata assieme ad altri enti e associazioni o patrocinata) che non veda il sostegno dall’Amministrazione Comunale: un sostegno fatto di contributi diretti alle associazioni, ma anche di fornitura di beni e servizi (tensostrutture, energia elettrica, impianti, luminarie ecc) piuttosto che del pagamento della Siae o della concessione gratuita del teatro e degli spazi pubblici. Anche per quanto riguarda i mercati, dopo il trasferimento in via Marconi del mercato km0, l’Amministrazione si è impegnata, come richiesto dai commercianti, ad aumentare il numero dei mercati straordinari e a rivedere il regolamento dei mercati, per poter introdurre un mercato sperimentale il sabato mattina (sperimentazione che potrà essere messa in atto nel momento in cui saranno nuovamente disponibili gli spazi del centro storico e su cui sta già lavorando il Suap).

Spiace che l’articolo del Comitato per il centro storico non riconosca gli sforzi sopra citati: sforzi economici, ma anche impegno costante per ascoltare e dialogare con i commercianti. Un impegno volto spesso a ricomporre anche le fratture tra i commercianti stessi, come ad esempio quelle che hanno condotto alla nascita del Comitato, dopo la fuoriuscita di diversi esercenti dall’associazione Nonantolamo.

Infine, ci chiediamo, quali sono le proposte rimaste inascoltate, che il Comitato per il Centro Storico avrebbe avanzato e che l’Amministrazione non avrebbe accolto? Auspichiamo che la presidente possa comunicarcele nella riunione in programma per aprile. L’Amministrazione sarà, come sempre, disponibile a collaborare.

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