REPLICA ARTICOLI IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO - Comune di Nonantola

Sulla stampa locale del 4 e del 5 novembre sono apparsi alcuni articoli sull'impianto di compostaggio di Via Larga che riportano le affermazioni di un nuovo comitato, il Comitato per la salvaguardia della salute pubblica, del quale, in tutta onestà, l'Amministrazione Comunale ignorava l'esistenza. Il “Comitato Ambiente è Salute di Nonantola e dintorni” dovrebbe però quantomeno chiedere il pagamento dei diritti d'autore, se non avanzare una denuncia per plagio, poiché diverse frasi riportate testualmente sulla stampa sono identiche a quelle che solitamente usa il suo referente nei frequenti messaggi che deposita al protocollo del Comune di Nonantola.

Di solito prendiamo atto delle segnalazioni presentate e se vi sono elementi sufficienti disponiamo un'azione dei tecnici comunali oppure informiamo chi di competenza se non siamo in grado di intervenire direttamente, separando i fatti dalla propaganda e tralasciando le esagerazioni del racconto e le allusioni alla insipienza e all'incapacità degli amministratori ad ogni livello.
Non possiamo stare zitti però quando si usa la stampa locale come megafono per propagandare falsità e incapace di tutelare la salute dei cittadini. Pare infatti che solo il Comitato Ambiente è Salute di Nonantola e dintorni e le piccole liste civiche che il comitato magnifica siano competenti in materia e capaci di garantire la salute dei cittadini; a loro, e solo a loro, infatti si attribuisce tutto il merito dell'azione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico che ha determinato la sospensione dei ritiri di ulteriori rifiuti all'impianto di Via Larga. Ci preme però ricordare due fatti, che il comitato conosce. ARPA, già un anno fa, a seguito di una ispezione del sito prevista dall'autorizzazione, aveva segnalato agli organi competenti un'anomalia di gestione; non è difficile mettere assieme i pezzi e capire che i controlli disposti il mese scorso sono la logica conseguenza
di questa segnalazione. E la diffida che ha emesso la Provincia dispone il blocco del ritiro di ulteriori rifiuti all'impianto, consentendo all'azienda solamente di terminare il ciclo di lavorazione già in essere.
Potremmo aggiungere anche che nella foga delle iperboli si sta dando per già approvato un progetto che approvato non è (la conferenza dei servizi è in fase di discussione delle osservazioni e di attesa delle controdeduzioni), ma non ci spingiamo oltre, perché il punto che ci sta a cuore è un altro.
Sul tema della salute non si scherza e non si fa propaganda di bassa lega. Per questo motivo interveniamo con l'intento di riportare le cose all'interno di un percorso corretto e non vorremmo che passasse un messaggio sbagliato.
Nessuno fra gli assessori e il Sindaco ha mai negato l'esistenza di un problema odori che da troppo tempo insiste su Nonantola. L'attenzione su questo tema è massima e l'impegno quotidiano. Dire però che sono l'effetto di “esalazioni batteriche” (magari spiegando anche che cosa siano, non essendo questa una rigorosa definizione scientifica) è una cosa ben diversa, perché insinua che vi possano essere dei rischi per la salute. All'Amministrazione Comunale nessun ente competente ha mai evidenziato dati che comportino o lascino presumere rischi per la salute dovuti a emissioni batteriche provenienti da Via Larga. Se invece il Comitato dispone di prove documentali o di misurazioni scientifiche recenti per confermare la presenza di esalazioni batteriche, le mostri a tutti e intraprenda il doveroso percorso per il ripristino della legalità. Altrimenti questo si chiama procurato allarme.