Tassa sui passi carrai: una decisione necessaria e annunciata da tempo - Comune di Nonantola

“L’introduzione del canone sui passi carrai è stata dibattuta e deliberata dal consiglio comunale di Nonantola nel 2011, è stato illustrato nelle assemblee pubbliche di presentazione di bilancio del 2011, dibattuto in consiglio lo stesso anno e pubblicizzato sul giornale istituzionale del comune di Nonantola. In più è stato oggetto di campagne stampa tanto nel 2011 quanto nel 2012 quando si è deciso di annullare la quota di competenza di quell’anno a seguito del terremoto”. Con queste parole l'assessore al bilancio Alessandro Masetti risponde alle polemiche degli ultimi giorni sollevate da alcuni cittadini.

“Ammetto però che ci sono state alcune lacune sulla modalità di informazione in merito alla cartella di addebito; pur nella difficoltà di associazione della tariffa ai possessori di quel passo carrabile (ai possessori e non agli inquilini), si poteva comunque chiarire meglio nella lettera di presentazione che questa sarebbe stata inviata ad un solo proprietario laddove non si riusciva a risalire all’esatta composizione dei millesimi della proprietà in questione. Questo non avrebbe di certo risolto il problema derivante dalla necessità di ricostruire ex-nuovo una banca dati, ma avrebbe almeno rassicurato il destinatario del bollettino sul fatto che l’intero importo non gravava interamente su un solo proprietario. Di questo, come di altri eventuali errori di tipo tecnico, non possiamo che scusarcene. Questo primo anno servirà a ricostruire una banca dati corretta e in futuro simili disservizi non si ripeteranno” - ha concluso Masetti, ricordando che questa tassa ha consentito all'amministrazione di non modificare le rette minime dei servizi comunali, come quelle per il nido, e di aumentare le risorse destinate al sostegno delle politiche sociali. Una scelta poco popolare dunque, ma necessaria considerando che ancora non si hanno certezze per le entrate comunali per un valore di circa 9 milioni di euro su un totale di 13.