Monasteri Aperti
L’iniziativa, il 7-8 ottobre 2023, coinvolge anche l’Abbazia di San Silvestro e il Museo Benedettino e Diocesano di Nonantola. L’appuntamento propone esperienze intime ed originali, tra arte e spiritualità, alla scoperta di luoghi sacri di grande bellezza, ricchi di antichi tesori e suggestioni lungo i Cammini del Circuito regionale dell’Emilia-Romagna.
Promossa in collaborazione con la Conferenza Episcopale Emilia-Romagna con il patrocino dell’Ufficio Nazionale della Pastorale del Turismo, Sport, Tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana.
ORARI DI APERTURA IN OCCASIONE DI MONASTERI APERTI
Basilica: dalle 8 alle 19.30 (orario continuato)
Museo: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
Visite guidate
Le visite guidata sono programmate per domenica 8 ottobre 2023 alle ore 15, con ritrovo presso la biglietteria del Museo Diocesano in Piazza Caduti Partigiani 6.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. POSTI LIMITATI.
Info e prenotazioni: 059 549025 - museo@abbazianonantola.it - www.abbazianonantola.it
Il percorso
In un'ora e mezza il visitatore sarà guidato alla scoperta dell'Abbazia romanica di Nonantola (XI secolo) e del patrimonio custodito nelle sale espositive del Museo Benedettino e Diocesano d'Arte Sacra.
Importante centro religioso e culturale dell’Europa medievale e gioiello dell’architettura romanica, l’Abbazia di Nonantola è una straordinaria testimonianza di 1300 anni di fede, storia e arte. Già monastero benedettino e poi cistercense, fondata nel 752 da Sant’Anselmo, cognato del re longobardo Astolfo, è dedicata a San Silvestro
I Papa e ne conserva le reliquie. La splendida basilica, con il magnifico portale scolpito da Wiligelmo con la sua scuola, e la selva di colonne che sorreggono la cripta, è oggi chiesa concattedrale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
Completa il percorso la visita al Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra, che espone importanti opere d’arte appartenenti all’Abbazia: il grande Polittico quattrocentesco di Michele di Matteo, la Pala di San Carlo Borromeo di Ludovico Carracci (1613-16), pergamene di Carlo Magno, Matilde di Canossa, Federico Barbarossa e il Sacro Tesoro Abbaziale con oggetti preziosi e reliquiari, rarissimi tessili altomedievali, e codici miniati dell’antico scriptorium monastico, tra cui l’Evangelistario di Matilde di Canossa (sec. XI-XII) e un antico graduale gregoriano (sec. XI).