“NonantoInvitalArte - premio Iva Montepoli”: la premiazione
Domenica 15 Gennaio 2023, con la cerimonia di premiazione presso il teatro Troisi, si è conclusa la mostra di pittura e scultura “NonantoInvitalArte - premio Iva Montepoli” inaugurata sabato 17 Dicembre 2022 nel Museo di Nonantola.
Organizzatore dell’evento l’Associazione Ricreativa Culturale La Clessidra APS con i suoi gruppi NonantolArte e PhotoNonantolArte, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Nonantola e il Museo di Nonantola, oltre ad importanti collaborazioni con la Pro Loco APS, Lions Club Castelfranco Emilia e Nonantola, Partecipanza Agraria, Teatro Troisi, Torre Attiva”.
“Quest’anno abbiamo festeggiamo un importante traguardo - spiegano gli organizzatori dell’evento - esattamente 20 anni fa, nel 2002, nasceva il gruppo NonantolArte all’interno dell’allora Centro Sociale Anziani, oggi La Clessidra. Sono stati 20 anni di soddisfazioni durante i quali tutti gli artisti nonantolani, che hanno dato vita a questo progetto, hanno contribuito alla crescita del gruppo: da semplice mostra di paese ora è diventata un’importante esposizione artistica Nazionale. Lo confermano i numeri di questa edizione: 190 artisti provenienti da 72 Comuni di 12 Regioni (Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria).
Oltre 2000 persone hanno visitato la mostra nelle sale espositive del Museo di Nonantola (Torre dei Bolognesi e Sala Marcello Sighinolfi) e 600 hanno partecipato esprimendo il loro voto come giuria popolare.
Nelle sale espositive, durante i giorni di apertura, si sono susseguiti appuntamenti rivolti al pubblico: visite guidate, laboratori di xilografia, acquerello, scultura, modellazione della creta, disegno a pastello e presentazione di libri.
Oltre alla mostra i cittadini e visitatori hanno potuto ammirare a Nonantola, già dai primi giorni di Dicembre, il Fuori Mostra, 37 esposizioni nelle vetrine e all’interno degli esercizi commerciali di Nonantola a cura di artisti selezionati, in collaborazione con la Pro Loco”.
Sono stati consegnati 70 premi offerti dall’Associazione La Clessidra APS e dai 55 sponsor.
La giuria, composta da: Michele Fuoco (giornalista e critico d’arte), Federica Nannetti (sindaca di Nonantola), Franco Bulfarini (critico d’arte), Carla Costantini (artista ceramista), Paolo Sighinolfi (artista scultore) e Andrea Chiesi (artista pittore), ha individuato i 35 vincitori a cui si sono aggiunti gli artisti votati della giuria popolare.
Luigi Lombardo di Locri (Rc) vince il primo premio “Iva Montepoli” offerto da Fiorini salumi con l’opera “L’intervallo”, Raffaella Pettenati di Castellarano (Re) si aggiudica il premio alla critica con l’opera “Untiled” offerto da Lions Clubs Castelfranco Emilia e Nonantola, Ivano Fabbri di Bologna si aggiudica il premio alla tecnica con l’opera “I0484” offerto da Unipol Sai Assicoop.
Dario Tazzioli scultore di Frassinoro (Mo), ospite d’onore della mostra, ha ricevuto il Premio Città di Nonantola per aver realizzato la statua in marmo di Carrara raffigurante Sant’Anselmo abate, fondatore dell’Abbazia di Nonantola inaugurata il 14 settembre 2022 in Abbazia.
La giuria popolare ha assegnato il primo premio a Marco Zanellato di Nonantola (Mo) con l’opera “SeCret”, secondo premio a Angelo Augelli di Mairago (Lo) con l’opera “Emozioni nel bosco” e terzo premio a Maria Sandra Finardi di Casalgrande (Re) con l’opera “Riflessi viola”.
Premio Giovane artista alla nonantolana Sofia Martinelli e premio nell’ambito del Fuori Mostra al negozio di abbigliamento L’uomo di Barbara con l’artista Paola Sarti e al Centro Ottico Nonantola con gli artisti Francsca Furin e Valerio Ognibene.
Nella foto : La giuria premia DARIO TAZZIOLI insieme a
FEDERICA NANNETTI sindaca di Nonantola, FABIO BRAGLIA sindaco di Palagano, FRANCESCO TOSI sindaco di Fiorano Modenese, MAURIZIO PALADINI sindaco di Montefiorino, ORESTE CAPELLI sindaco di Frassinoro, MAURO FANTINI sindaco di Prignano sulla Secchia, GIAN DOMENICO TOMEI sindaco di Polinago, DON ALBERTO ZIRONI parroco di Nonantola e priore del Capitolo abbaziale di Nonantola.
RECENSIONI
Primo Premio a LUIGI LOMBARDO, di Locri (Reggio Calabria), per l’opera “L’intervallo”, dove l’immagine di un ragazzino restituisce un’emozione, uno stato d’animo del vivere contemporaneo in momenti di pandemia, non del tutto debellata. Amorevole è la ricognizione che l’artista calabrese fa del senso di solitudine, di attesa, del silenzio meditativo che percorre l’intimità di questa figura che, atteggiata a malinconia, come indicano anche gli occhi socchiusi, pare interrogarsi se sia ancora utile indossare la mascherina che tiene tra le mani. Nella stesura cromatica ad olio su tela, dove la luce incorporata nel colore più adombra che illumina, si percepisce l’aura, l’atmosfera di un tempo, il nostro, di preoccupazioni. E degli stessi palpiti sembra vivere il paesaggio indefinito, informe, di spazio poetico, che circonda il ragazzino a piedi nudi, disponibile all’ascolto amichevole di ciò che detta la natura.
Premio della Critica a RAFFAELLA PETTENATI, di Castellarano (Reggio Emilia), per l’opera “People”, dove lievitano azioni di un realismo quotidiano, sempre attuali che sembrano ripetersi nel tempo, quasi ad indicare l’angoscia, l’assurdo che deriva da un’esistenza con gesti sempre uguali. Disincantata è la ricognizione dell’artista che dà un nuovo senso all’ampia scena che produce un rapporto di intima funzione di coralità di immagine globale, anche se la struttura dell’opera si pone su diversi piani narrativi e differenti percorsi interpretativi, talvolta di rivelazione inattesa. Sorprende il processo creativo “spiazzante”, in quanto la “pagina” pittorica si connota di tanti singoli episodi che esprimono la quotidianità, l’eterna commedia umana. L’artista ci invita allo spettacolo dell’esistenza, suggerendoci il senso vitale che ogni atto umano custodisce.
Premio per la Tecnica a IVANO FABBRI, di Bologna, per l’opera “I0484”, abrasione su inox (acciaio inossidabile), in cui l’arte si pone come nuova coscienza del nuovo, trovando corrispondenze con quel territorio creativo che sa nutrirsi della confluenza dei diversi saperi, compreso quello scientifico. L’adozione di un abrasivo, a diverse intensità, su materiale inox crea delle scie cangianti che conferiscono movimento all’opera, determinando variabilità della luce e dinamicità delle forme, soprattutto geometriche. Si parte da un progetto cartaceo che prende concretezza attraverso il lavoro di abrasione su superfici metalliche, ma anche di taglio e di assemblaggio delle parti, l’applicazione, alla base dell’opera, di un pannello colorato, in metallo, che consente all’osservatore di percepire una piacevole varietà cromatica. E’ un’operazione rigorosa e delicata che permette il piacere della visione, e legami con l’arte cinetica e programmata degli anni ‘60 e con altre esperienze d’avanguardia.
Premio Città di Nonantola a DARIO TAZZIOLI, di Frassinoro per la capacità di mantenere viva, con la sua scultura, la tradizione classica; di conferire all’opera l’elevatezza di una rappresentazione di intensità visiva e di conoscenza, non solo nelle immagini sacre; di imporsi anche all’estero, con mostre di rilievo, come quella, dal titolo “La voce della natura” a Rochester, città dello Stato di New York. Sua è la statua monumentale, in marmo di Carrara, inaugurata in settembre scorso, di S. Anselmo per l’Abbazia, di cui il santo longobardo fu fondatore nel 752 d.C., diventando il primo abate e dando poi origine alla comunità monastica benedettina nonantolana. All’imponente statua si aggiungono la Pietà (2014), adiacente l’Abbazia di Frassinoro, nata da un blocco di marmo di otto tonnellate, la Metamorfosi di Ovidio, Midsummer Dream raffigura una donna sdraiata, su commissione in Irlanda, e una Maternità (donna che allatta un bambino) realizzata per il cortile di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Il suo è un operare “antico”, con richiami alle botteghe rinascimentali. E’ lo stesso artista a forgiare gli strumenti di lavoro, a produrre gli inchiostri per i disegni utili per il bozzetto in argilla. Con le sue opere ci consegna una grande eredità storica, sostenuta dagli insegnamenti, sin dall’età di 15 anni, impartitigli dal’ultimo scalpellino della Val Dolo di Frassinoro, e dalla lezione di maestri presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Esperienze, anche di manualità, che affermano un sicuro impegno formale nel momento in cui l’artista affronta enormi blocchi di marmo o di pietra.