OZIORRINCO - Comune di Nonantola

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CONOCERE MEGLIO L'OZIORRINCO DELLA FRAGOLA

 

L'Oziorrinco della fragola (Otiorhynchus rugosostriatus) è un piccolo coleottero (circa 6-7 mm di lunghezza) diffuso in un vasto areale che comprende nord e sud America, Europa, fino ai paesi scandinavi ed Australia.
Il suo nome deriva dai termini greci ὠτίον [øtíon], ossia orecchietta, e ῥύγχος [rhýgchos], ossia rostro, perchèhanno i lati del rostro, che servono da inserzione delle antenne, dilatati inferiormente ad angolo o ad orecchietta.
Allo stadio adulto misura circa 7 mm, con colorazione nerastra, corpo massiccio e con il tipico rostro allungato tipicamente piegato a forma di "C".
Questo coleottero non è molto agile, infatti appena toccato, per difesa, cade e si arriccia su sé stesso. Non può volare e quindi la sua capacità di espansione è limitata rispetto ad altri insetti.

Sverna nel terreno allo stadio larvale, ove raggiunge la maturità nella primavera successiva. Gli adulti sfarfallano alla fine di maggio, ma continuano a fuoriuscire per tutto il mese di giugno.
Gli adulti sono attivi durante le ore notturne, mentre di giorno e nei periodi più caldi rimangono nascosti nel terreno.
La popolazione adulta è composta quasi esclusivamente da femmine partenogenetiche, che rimangono attive per tutta l’estate.
L'inverno viene superato con larve in diversi stadi di sviluppo per effetto della scalarità delle ovodeposizioni.
Alla fine di aprile compaiono le prime larve mature che si impupano all'interno di una cella per dare gli adulti dopo circa un mese.
L’Oziorrinco compie, pertanto una sola generazione all’anno.

Il danno viene determinato soprattuto dalle larve che penetrano nel rizoma, dove scavano ampie cavità, o vere e proprie gallerie, che si riempiono di rosura e di escrementi.
Si cibano inoltre delle radici, più o meno intensamente, fino a provocarne la rottura. Il danno arrecato dagli adulti risulta invece di lieve entità, rappresentato da poco dannose erosioni dei margini fogliari.
In seguito all'attacco larvale le piante colpite manifestano un accrescimento stentato, deperimenti che si accentuano col sopraggiungere dell'estate, poi appassimento e conseguente avvizzimento finale che le porta alla morte.
Tali manifestazioni si evidenziano nella loro gravità durante il periodo di maturazione dei primi frutti.
Con l'estendersi della coltivazione della fragola in ciclo annuale, con l'utilizzo di stoloni provenienti da frigoconservazione, gli attacchi sono alquanto sporadici rispetto al passato, quando gli impianti venivano mantenuti per più anni.

La lotta contro l’Oziorrinco della fragola un tempo era prevalentemente di tipo chimico e veniva effettuata al momento dello sfarfallamento delle femmine e comunque prima della ovideposizione, mediante trattamenti all’apparato aereo.
Tuttavia risultava molto difficoltosa perché le larve si nascondono nella rizosfera, o dentro alle nicchie del rizoma; pertanto oggi non viene più attuata.

Negli ultimi anni si sono a messi a punto sistemi di lotta biologica tramite Nematodi entomoparassiti del genere Heterorhabditis.
Le epoche migliori per effettuare il trattamento sono la primavera, agendo sulle larve svernanti, e in piena estate sulle larve giovani, ancora più facili da eliminare.
Questi Nematodi vengono commercializzati come:
  – forme infestanti formulate su argille, o sostanze tipo “gel”;
  – supporto organico umido inoculato con i Nematodi (terriccio), da mescolarsi ai terricci di coltivazione, oppure da aggiungere ai terreni in sito;
  – granuli dispersibili in acqua contenenti Nematodi in uno stato di dormienza coformulati con inerti;
  – su supporti inerti (ad esempio “spugnette” di gommapiuma) da diluirsi opportunamente in acqua.
Questi nematodi vengono distribuiti, generalmente in sospensione acquosa, su substrati molto umidi. Questi si risveglieranno attuando una ricerca attiva delle larve del fitofago.

Il contenimento contro questo insetto deve essere attuato, oltre che con sistemi di lotta biologica, con l'applicazione di buone tecniche agronomiche:
  – aumentando le consociazioni delle colture con specie che non interessano l’oziorrinco;
  – effettuando un maggior numero di rotazioni coltuali;
  – favorendo un'aumento della biodiversità dei campi coltivati.

Nella nota allegata è possibile reperire utili informazioni su come prevenire le infestazioni di Oziorrinco della fragola senza danneggiare api e insetti utili, favorendo l'attività predatoria degli antagonisti naturali.
Ulteriore materiale divulgativo sull'Oziorrinco della fragola è reperibile al seguente LINK.

 

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