Il sindaco di Nonantola Borsari interviene in merito alla questione dell’ampliamento dell’inceneritore di via Cavazza a Modena - Comune di Nonantola

“Il primo punto da chiarire è che oggi i comuni non sono chiamati a valutare se aumentare o no i rifiuti da bruciare, quanto a valutare i cambiamenti che il gestore Hera ha presentato in queste settimane rispetto al progetto autorizzato nel 2006 che prevedeva già da allora 240.000 tonnellate di cui 30.000 di rifiuti speciali”- ha sottolineato Borsari. “La scelta fatta allora fu quella di valutare positivamente il coinvolgimento permanente dei comuni confinanti il comune di Modena nei percorsi di autorizzazione del termovalorizzatore, l’eliminazione delle linee più vecchie e obsolete di quell’impianto, l’introduzione di limiti di emissione più ridotti rispetto a quelli consentiti dalla legge e di un sistema di controlli e verifiche permanenti sull’impatto ambientale di quell’impianto. Ad oggi valuteremo nel merito le nuove proposte introdotte, e ci esprimeremo nelle prossime settimane come Comune. A differenza del gruppo Amo Nonantola, non riteniamo infatti che il problema numero uno della qualità dell’aria che respiriamo sia determinato dal termovalorizzatore.

Il Comune di Nonantola si è sempre contraddistinto per le sue politiche ambientali, e cogliamo positivamente la conversione fatta da Malaguti recentemente sulle virtù della raccolta differenziata. In questi anni abbiamo costantemente registrato a Nonantola percentuali di raccolta differenziata molto alte. Allo stesso tempo pensiamo che questi risultati possano e debbano ancora migliorare e ci stiamo riorganizzando introducendo metodi di raccolta porta a porta per rendere sempre più efficace il recupero di materiali da sottrarre allo smaltimento, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della combustione e della discarica a una scelta residuale. La questione vera è che occorre rendere sempre più sostenibile e veloce il passaggio di tutto il sistema provinciale agli standard previsti dai legislatori europei e nazionali che prevedono che almeno il 65 per cento dei rifiuti urbani sia raccolto in maniera differenziata e avviato al riciclo e al recupero come materiale. Come Comune stiamo lavorando per avanzare proposte all’interno della discussione che si è avviata sul nuovo piano provinciale di gestione dei rifiuti che vadano in questa direzione”- ha concluso Borsari.