Borsari risponde a Malaguti in merito all’interrogazione sull’acquisto di copie, da parte del Comune, del libro di Alfredo Silvestri - Comune di Nonantola

“Il fatto che Malaguti sottolinei che lo scrittore Alfredo Silvestri sia un ex assessore del Pci, fa già capire quanto questa sia una critica strumentale, visto che l’iter che il Comune ha seguito e segue quando vengono scritti libri che riguardano il territorio nonantolano è uguale per tutti”. Così risponde il sindaco Borsari in merito all’interrogazione presentata dal capogruppo Pdl Matteo Malaguti, in merito alla spesa per l’acquisto di cinquanta copie del libro del nonantolano Alfredo Silvestri, “Diario di un ragazzo del bosco”. Malaguti chiede la motivazione di questa spesa. “A partire dagli anni ottanta il Comune di Nonantola si è fatto promotore di una serie di pubblicazioni, vere e proprie collane, dedicate a Nonantola e alla sua storia” – continua il sindaco – “Nel tempo la produzione si è diversificata e arricchita dei contributi di altri soggetti, come il Centro Studi Storici Nonantolani, che da sempre cura sia autonomamente che in collaborazione con il Comune pubblicazioni varie. Ormai da almeno cinque, sei anni però le restrizioni economiche hanno imposto un cambiamento di rotta da parte del Comune che infatti non stampa quasi più autonomamente pubblicazioni su Nonantola. Ma per non perdere completamente il valore di un’esperienza che molto ha dato al paese e che sempre è stata apprezzata dalla cittadinanza, sono state individuate modalità diverse. Nel caso in cui i libri su Nonantola siano stati realizzati da vere e proprie case editrici, avviene l’acquisto in conto vendita direttamente dalla casa editrice. Se invece, come succede nella maggior parte dei casi, le edizioni di storia locale non si appoggiano a vere proprie case editrici, ma a stamperie o altro, come nel caso in questione, ad associazioni locali quali il Centro Studi Storici Nonantolani, per coprire i costi di stampa, si chiede un patrocinio al Comune, che si sostanzia nell'acquisto di un certo numero di copie di tali pubblicazioni. In questo modo i costi sono drasticamente abbattuti e in cambio il Comune continua ad averne a disposizione qualche copia che in parte omaggia quando riceve ospiti a Nonantola, ma soprattutto vende nei circuiti museali che interessano la storia di Nonantola. Negli ultimi anni questa modalità è stata applicata diverse volte, compreso nel caso in questione. Si tratta sempre di pubblicazioni che implicano numerosi passaggi e ricerche presso l'archivio storico del Comune attraverso fotografie, riscontri di eventi e date; basta controllare i ringraziamenti o l'elenco delle fonti. In questo modo peraltro si contribuisce con poche spese ad un costante lavoro di ricerca e valorizzazione dell’immenso patrimonio archivistico di proprietà del Comune che non si riuscirebbe a studiare con modalità più economiche. Non c’è da stupirsi però dell’intervento di Malaguti che è continuamente viziato da un approccio ideologico e di parte, che non gli fa vedere come nel caso in questione se venisse meno questa attività del Comune si perderebbe l’opportunità di sostenere il lavoro e la passione che il Centro Studi Storici Nonantolani mette nel recuperare e conservare elementi di memoria e di cultura della storia di Nonantola. Per fortuna che è alleato della Lega che delle tradizioni locali si fa sempre vanto quando si tratta di mettere il dialetto nei segnali toponomastici ma come al solito Malaguti guarda solo al proprio particolare senza guardare l’insieme delle questioni.” – ha concluso Borsari.