L’amministrazione comunale di Nonantola e l’Istituto Storico di Modena rispondono alle polemiche di Rifondazione in merito all’incontro di questa sera con un ex membro dell’organizzazione “Gladio” - Comune di Nonantola

L’amministrazione comunale di Nonantola apprende con grande sorpresa le polemiche presentate dal circolo modenese di Rifondazione in merito all’iniziativa organizzata questa sera presso il Teatro Troisi in concomitanza con l’anniversario della caduta del Muro si Berlino, che vedrà tra i relatori il formiginese Emilio Bertoni, ex membro dell'organizzazione “Gladio”. L’incontro dal titolo “L’Italia, i comunisti, la Nato”, è stato patrocinato dal Comune di Nonantola e dall’Istituto Storico della Resistenza. “É sorprendente il tono polemico, quasi violento utilizzato dal PRC, quasi come a voler censurare preventivamente una testimonianza che ancora deve essere data. Un racconto che deve essere colto senza dare giudizi, ma semplicemente con l’intento di conoscere un periodo storico difficile ed offuscato che ha interessato anche il nostro paese. Nessuno vuole fare una lezione dunque, ma cercheremo di capire come le strategie internazionali hanno portato conseguenze anche sul nostro territorio. L’evento infatti va contestualizzato nella due giorni che Nonantola ha dedicato alla caduta del Muro, che ha preso il via ieri con il racconto che il cinema ha sviluppato a partire dagli eventi che hanno anticipato e seguito la caduta del muro di Berlino e che continua questa sera con le conseguenze di quel periodo nella vita di tutti i giorni in Italia”- ha commentato l’assessore Marcello Corradi, che questa sera introdurrà la serata. “I rappresentanti di Rifondazione, che conoscono bene l'attività dell'istituto sui temi dell'antifascismo e della resistenza, e risultano quindi poco credibili quando gli imputano volontà revisioniste, sembrano non distinguere fra la storia, in quanto ricostruzione scientifica del passato basata su un metodo e su una pluralità di fonti, e testimonianza, in quanto racconto personale, soggettivo e parziale, degli eventi storici. Quella di questa sera è una testimonianza, fra l'altro in situazione di contraddittorio, e come tale è una opportunità di arricchimento, soprattutto per quelli, come me, che allo stato attuale delle conoscenze, pensano che sarebbe stato meglio che una struttura come gladio, in Italia, non fosse mai nata”- sottolinea il Presidente dell’Istituto storico di Modena Giuliano Albarani.