SCARABEO GIAPPONESE - Comune di Nonantola

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IMPEDIAMO LA DIFFUSIONE DELLO SCARABEO GIAPPONESE

 

Lo Scarabeo giapponese (Popillia japonica) è un coleottero originario del Giappone, introdotto inavvertitamente nelle Azzorre e negli USA, probabilmente a seguito di attività umane quali commercio agricolo e trasporti.
Nell'estate 2014 è stata trovata per la prima volta nell'Europa continentale in Italia, nei pressi di Milano.

È una specie estremamente polifaga ed è considerata dannosa su piante, sia spontanee che coltivate, comprendenti alberi da frutto (pomacee, drupacee), vite, nocciolo, piccoli frutti,
essenze forestali (tiglio, noce nero, acero, faggio, betulla, ontano), colture di pieno campo (mais, soia, erba medica), ortive (es. pomodoro, fagiolo, asparago, zucchino) e ornamentali (es. rosa, dalia)
.

Presenta uno spiccato comportamento gregario, pertanto è facile trovare decine o centinaia di insetti su una singola pianta o su un gruppo di piante vicine, intenti a nutrirsi, causando gravi danni in brevissimo tempo..

Il danno causato dagli adulti è costituito da erosioni più o meno intense a carico delle foglie (sono risparmiate in genere le nervature), dei fiori e anche dei frutti.
Le larve invece, nutrendosi a spese delle radici, preferibilmente di graminacee, risultano particolarmente nocive ai tappeti erbosi, ai prati ed ai pascoli, causando ingiallimenti e progressivo disseccamento.

Nella normativa fitosanitaria europea questo coleottero è inserito tra gli organismi di quarantena, dei quali deve essere vietata l’introduzione e la diffusione nel territorio comunitario.
A tal fine il Settore Fitosanitario e Difesa delle Produzioni della Regione Emilia-Romagna ha approvato un apposito piano operativo che definisce le misure da adottare per contrastare tale organismo.

Lo Scarabeo giapponese compie il suo ciclo vitale nell’arco di un anno. Gli adulti compaiono nei mesi di giugno, luglio e agosto con raggiungimento del picco di presenza intorno a metà-fine luglio. Vivono in media 4-6 settimane.
Dopo essere emersi dal terreno si spostano sulle piante ospiti dove iniziano immediatamente a nutrirsi e ad accoppiarsi, preferendo le esposizioni soleggiate.
Le femmine ricercano in genere i prati umidi di graminacee, scavano gallerie nel terreno profonde 5-10 cm e depongono in media 3-4 uova per volta.
Nell’arco della propria vita una femmina produce 40-60 uova. Il periodo di ovideposizione va da giugno a fine settembre.
Per consentire lo sviluppo delle uova è necessario un buon livello di umidità del terreno.
Durante lo sviluppo embrionale le uova raddoppiano le loro dimensioni, quindi schiudono dando origine alle larve , che subito si spostano nel terreno alla ricerca di radici di cui nutrirsi.
Queste possono spostarsi nel terreno sia orizzontalmente che verticalmente; di norma con il calare delle temperature o nella stagione più secca tendono a stazionare più in profondità dove l’umidità è maggiore.
Attraverso due ulteriori mute, raggiunti 30 mm di lunghezza, le larve si impupano all’interno di celle terrose.
Dopo una o due settimane, a seconda della temperatura, sfarfallano gli adulti che dopo in un periodo variabile dai 2 ai 14 giorni emergono dal terreno.

Poiché è considerata una seria minaccia per le piante coltivate e spontanee, la sua comparsa in nuove aree DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE SEGNALATA ALLE AUTORITÀ FITOSANITARIE REGIONALI.

Nella nota allegata è possibile reperire utili informazioni su come prevenire le infestazioni dello Scarabeo giapponese senza danneggiare api e insetti utili, favorendo l'attività predatoria degli antagonisti naturali.
Ulteriore materiale divulgativo sullo Scarabeo giapponese è reperibile al seguente LINK.

Cliccando QUI è possibile scaricare un breve prontuario dei criteri di intervento e degli indirizzi di difesa.

 

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