PIRALIDE - Comune di Nonantola

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INTERVENTI PER IL CONTROLLO DELLA PIRALIDE DEL BOSSO

 

Con l’avvicinarsi della primavera, complice l'innalzamento delle temperature, torna a manifestarsi la presenza della PIRALIDE DEL BOSSO, le cui larve stanno riprendendo l’attività trofica.
A breve sarà possibile identificare sui cespugli la presenza di larve di dimensioni estremamente diverse tra loro, in funzione del momemto della fuoriuscita dai ricoveri invernali (nidi fogliari compattati da fili sericei).
Anche se gli attacchi non risultano generalmente diffusi o di particolare gravità, si invita comunque a mantenere controllata la situazione per valutare la necessità di un eventuale trattamento.

Laddove un intervento si rendesse necessario, si raccomanda di verificare le registrazioni e le modalità di azione dei formulati scelti e di ricorrere a prodotti a minore impatto ambientale e di migliore profilo tossicologico.

La Piralide del Bosso è una larva defogliatrice di un lepidottero che può causare gravi danni alle piante di bosso, in grado di defogliare completamente e in poco tempo intere piante e siepi.
Nel periodo primaverile-estivo si può osservare lo sviluppo di fino 5-6 generazioni di larve, che se non controllate, possono mettere a rischio la sopravvivenza stessa della pianta.

È pertanto opportuno che in questo periodo i possessori di esemplari di bosso eseguano un monitoraggio delle proprie piante alla ricerca della possibile infestazione.
Nelle aree sottoposte a trattamento chimico nella passata stagione, generalmente non si registra la presenza dell'insetto, ma è buona norma mantenerle ugualmente monitorate al fine di iniziare tempestivamente la lotta.

In caso di deboli infestazioni è possibile far cadere le larve scuotendo la pianta, avendo poi cura di raccoglierle e sopprimerle.
Per controllare forti infestazioni è invece consigliabile utilizzare insetticidi microbiologici a base di Bacillus Thuringiensis var Kurstaki, un batterio che, se ingerito dalle larve, ne provoca la morte in breve tempo.
Si tratta di formulati che possono essere impiegati in ambito urbano, in quanto non tossici per le persone, e sono molto selettivi per tutti gli insetti utili ed i pronubi selvatici.

Nel trattamento è essenziale seguire alcune linee guida: 

  • applicare preventivamente una buona bagnatura della pianta, per colpire le larve nascoste fra le foglie più interne delle siepi;
  • impiegare volumi di prodotto medio alti e ripetere il trattamento qualora si verifichi una pioggia intensa nelle sei ore successive all'applicazione,
  • se l'acqua di preparazione della miscela di trattamento presenta Ph alcalino, è opportuno acidificare la soluzione;
  • eseguire il trattamento nelle ore serali e ripeterlo, con le stesse modalità, a distanza di qualche giorno;
  • NON INTERVENIRE IN PRESENZA DI FIORI APERTI: la legislazione regionale vigente vieta qualsiasi trattamento con insetticidi durante la fioritura.

Sono disponibili in commercio anche delle trappole sessuali per la cattura degli adulti (vedi foto a lato) che consentono, attraverso il monitoraggio del volo delle farfalle, di posizionare correttamente gli interventi.

Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito della Regione Emilia-Romagna al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un utile opuscolo informativo.

 

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