AFIDI - Comune di Nonantola

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AFFIDIAMOCI ALLE COCCINELLE PER LA LOTTA AGLI AFIDI IN ORTI E GIARDINI

 

Con l'arrivo della primavera gli Afidi, o Pidocchi delle piante, fanno la loro comparsa su numerose piante ornamentali, soprattutto rose, sottraendo linfa da foglie, germogli e bottoni fiorali.
Gli Afidi sono una superfamiglia di circa 4.000 specie di insetti (Aphidoidea), dei quali “solo” duecentocinquanta specie sono considerate dannose per le coltivazioni agricole e forestali.
Tendenzialmente preferiscono le parti più tenere e giovani delle piante, ma ci sono specie che prediligono le parti nascoste delle foglie o quelle legnose della pianta.
Hanno un corpo tozzo di forma globosa e di dimensioni molto piccole, con capo e torace generalmente più piccoli dell’addome e con esoscheletro molle e delicato.
Possono essere atteri, oppure presentare delle ali membranose che ripiegano “a tetto” sull’addome.

Le colonie di afidi si sviluppano in brevissimo tempo e contano numerosissimi esemplari: ogni colonia conta dalle due alle tre riproduzioni l’anno, generate da femmine non fecondate che originano solo esemplari femminili.
Prima dell’inverno, danno vita ad una generazione di maschi, necessaria a produrre le uova che trascorreranno l’intero inverno protette in luoghi riparati.

Anche in presenza di forti infestazioni, la suzione di linfa provoca un rallentamento dello sviluppo vegetativo, quasi mai la morte della pianta attaccata.
Nella maggior parte dei casi, quindi, il danno arrecato è solo di tipo estetico, a causa della melata prodotta che può imbrattare la vegetazione e può essere eventualmente asportata con lavaggi con acqua e tensioattivi autorizzati.
Si ricorda però che la stessa rappresenta una fonte di cibo alternativo al nettare dei fiori per molti insetti utili in periodi caratterizzati da scarse fioriture.
Gli afidi possono infestare numerose piante ornamentali di ogni dimensione e forma, dalle conifere alle latifoglie, dalle rose ai tigli.
Anche le principali colture da orto (insalate, pomodori, meloni, cetrioli, ecc.) possono essere attaccate.

Le maggiori infestazioni si verificano tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, in occasione di periodi piovosi.

Un aspetto curioso è la loro simbiosi con le formiche: gli afidi producono la melata, della quale le formiche si cibano e queste per “ricompensa” li difendono da altri insetti predatori e li spostano da una pianta all’altra per favorire l’ampliamento delle colonie.

In condizioni normali, l’azione di controllo esercitata dai nemici naturali degli afidi (Coccinelle, Sirfidi, Crisope, ecc.) riduce, da sola, le infestazioni a livelli accettabili.
Risulta quindi utile verificare la presenza di insetti utili sulle piante infestate prima di pianificare qualsiasi intervento insetticida.
Saperli riconoscere è quindi di fondamentale importanza, in quanto la valorizzazione della lotta naturale rende quasi sempre superfluo il ricorso ad interventi insetticidi.
Può essere realizzata preservando le siepi e mantenendo bordure di piante erbacee spontanee.
All’inizio della primavera, le coccinelle e diversi altri limitatori naturali di afidi, una volta trascorso l’inverno all’interno delle siepi, si spostano sulle piante ornamentali in cerca di prede, seguendo le infestazioni da una pianta all’altra durante tutto il periodo primaverile-estivo.

Anche le piante erbacee spontanee, se non sottoposte a diserbo o a tagli troppo frequenti, possono svolgere un ruolo importante nel contenimento degli afidi nel verde urbano, favorendo la moltiplicazione degli insetti utili.
Le numerose fioriture disponibili rappresentano inoltre un’importante fonte di alimento per le api, gli altri insetti impollinatori selvatici e le farfalle.

Nella nota allegata è possibile reperire utili informazioni su come prevenire le infestazioni di afidi senza danneggiare api e insetti utili, favorendo l'attività predatoria delle coccinelle e delle loro larve.
Questo materiale divulgativo è stato predisposto da parte del Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli", in collaborazione con Mielizia e CONAPI, per la sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una corretta gestione del verde ornamentale al fine di salvaguardare le api e gli altri insetti utili.

Ulteriori informazioni sono consultabili al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un breve prontuario dei criteri di intervento e degli indirizzi di difesa.

 

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