PROCESSIONARIA - Comune di Nonantola

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INTERVENTI PER IL CONTROLLO DELLA PROCESSIONARIA DEL PINO

 

Con l’avvicinarsi della primavera, torna il pericolo della PROCESSIONARIA DEL PINO, perciò occorre fare attenzione all’eventuale presenza di nidi sulle piante di pino e di cedro dei nostri giardini.

Le infestazioni dell'insetto sono adesso facilmente riconoscibili grazie alla presenza dei nidi larvali sulle chiome degli alberi.
Se nel vostro giardino ci sono piante ospiti di questo parassita controlla con attenzione soprattutto i rami più alti ed esterni: è in questi punti, più esposti ai raggi del sole, che si concentra il massimo numero di nidi di processionaria.
Visti da fuori sembrano grossi bozzoli cotonosi ma, al loro interno, racchiudono centinaia di larve ormai prossime alla maturità, provviste di peli altamente urticanti per l'uomo e gli animali domestici.

Con i Decreti Ministeriali 30 ottobre 2007 e 6 Dicembre 2021 sono stati approvati i criteri e le modalità della lotta alla Processionaria del Pino
Nel Regolamento Comunale del Verde è previsto per i proprietari delle piante infestate l’obbligo di contrastare l’effetto nocivo di questo lepidottero anche attraverso la rimozione meccanica dei nidi invernali
Sono previste sanzioni per chi trasgredisce.

È dunque questo il momento per intervenire, prima che le larve abbandonino il nido che le ha protette durante la stagione fredda e si disperdano nell’ambiente rendendo più difficile la lotta.

Se i nidi sono facilmente raggiungibili e ben chiusi (il che si verifica solo se la stagione è ancora fredda), facendo molta attenzione perché le larve possiedono peli molto urticanti, possono essere recisi e bruciati.
Per l'abbruciamento occorre seguire la PROCEDURA REGIONALE DI SEGNALAZIONE (per info seguire il seguente LINK).

Nei casi non sia possibile l’asportazione manuale dei nidi (ad esempio su piante poco accessibili), possono essere utilizzate trappole meccaniche.
Sono realizzate per catturare le larve, che scendono lungo il tronco delle piante infestate per raggiungere il suolo, e devono essere installate e a partire dal mese di febbraio.
Mezzi complementari di lotta sono inoltre costituiti dalle trappole a feromoni sessuali per la cattura massale dei maschi adulti.
In parchi e giardini pubblici si consiglia di installare dalle 6 alle 8 trappole per ettaro, posizionate nei punti più soleggiati a partire dalla metà di giugno.

 

PER TUTTE QUESTE OPERAZIONI OCCORRE USARE LE DOVUTE PRECAUZIONI: MASCHERA, OCCHIALI E GUANTI, OPPURE RIVOLGERSI AD UNA DITTA SPECIALIZZATA DI GIARDINAGGIO.

 

Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito della Regione Emilia-Romagna al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un utile opuscolo informativo.

 

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