IFANTRIA - Comune di Nonantola

Uffici | AREA TECNICA (Edilizia, Lavori Pubblici & Ambiente) | Servizio Ambiente | IFANTRIA - Comune di Nonantola

 

INTERVENTI PER IL CONTROLLO DELL'IFANTRIA AMERICANA

 

L'Ifantria americana (Hyphantria cunea) è un lepidottero originario del Nord America, presente in Italia dall'inizio degli anni '80 ed oggi ampiamente diffuso nell'intera Pianura Padana.
Si tratta di una specie polifaga, con un'ampissima gamma di piante ospiti di interesse agrario e ornamentale.
Tra quelle su cui l'insetto si sviluppa con maggiore frequenza ricordiamo l'acero negundo, il gelso, il noce, il pioppo bianco, il salice, il tiglio, il platano ed il ciliegio.
Su tali piante la femmina si riproduce senza difficoltà e depone le uova.

L'adulto è una farfalla lunga 11-15 mm di colore bianco, oppure bianco punteggiato di nero.
La larva neonata è lunga circa 2 mm, di colore verde-giallastro o giallo pallido; a maturità raggiunge le dimensioni di 35-40 mm e presenta una larga striscia scura sul dorso.
Le larve mature sono facilmente riconoscibili per la presenza di due serie di tubercoli giallo-aranciato, i quali portano ciuffi di peli molto lunghi (10-12 mm), che non hanno proprietà urticanti.

In Emilia-Romagna l'Ifantria compie generalmente 2 generazioni all'anno, svernando come crisalide negli anfratti della corteccia, nei sottotetti, nei solai, nelle fessure di porte e finestre.
I primi adulti sfarfallano già intorno alla terza decade di aprile, tuttavia è in maggio che si registra la massima presenza di adulti di prima generazione.
Il secondo volo si verifica mediamente nella seconda decade di luglio.

Le uova vengono deposte in placche nella pagina inferiore delle foglie, prevalentemente nelle parti esterne della vegetazione.
Anche le larve prediligono la presenza del sole per cui, una volta sgusciate dall'uovo, iniziano a nutrirsi delle foglie esterne per poi passare, dopo averle scheletrizzate fino a lasciare la sola nervatura centrale, alla parte interna della chioma.
A questo punto che le larve iniziano a tessere il nido, il quale avvolge prima poche foglie (3-5) e successivamente porzioni sempre maggiori fino ad interessare un intero ramo o più rami.
I nidi siricei che compaiono sulla chioma solitamente in giugno ed in agosto, permettono una facile identificazione della presenza dell'infestante.

Per combattere efficacemente Hyphantria cunea occorre impostare una strategia di lotta integrata, comprendente varie tipologie di interventi:

  • effettuare monitoraggi sulle specie particolarmente suscettibili all'insetto (gelso e acero negundo) all'inizio di giugno ed alla fine di luglio - inizio di agosto, verificando l'eventuale presenza dei caratteristici nidi;
  • asportare e distruggere con il fuoco i nidi man mano questi si sviluppano sulla chioma, eliminando le giovani larve. È bene intervenire quando questi sono ancora composti da 3-5 foglie;
  • in alternativa è possibile collocare della paglia o delle strisce di cartone ondulato attorno al tronco degli alberi infestati.
    In questi ricoveri artificiali l'insetto si andrà ad incrisalidare; occorrerà poi eliminare il cartone e distruggere le crisalidi prima dello sfarfallamento degli adulti;
  • numerose specie di uccelli (tortora, cuculo, rigogolo, storno, picchio rosso maggiore) sono ottimi predatori di larve di Ifantria.
    Per potenziare la loro azione sarebbe opportuno installare nelle aree verdi ove sono presenti piante ospiti dell'insetto alcuni nidi artificiali e qualche mangiatoia per attirare e nutrire gli uccelli anche durante i mesi invernali;
  • per quanto riguarda i trattamenti, quest'insetto è efficacemente controllato da un preparato a base di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki, innocuo per l'uomo e per gli animali, per cui è particolarmente adatto all'impiego su verde pubblico.
    Il trattamento deve essere effettuato quando le larve sono ancora piccole, nelle ore serali ed in assenza di previsione di piogge.
    Avendo una bassa persistenza (4-10 giorni) si può effettuare una seconda distribuzione del prodotto, attenendosi comunque alle indicazioni riportate in etichetta.
    SSi consiglia di intervenire, nelle modalità sopra indicate, contro le larve di seconda generazione (indicativamente a fine luglio - inizio agosto), limitandosi all'asportazione meccanica dei nidi di quelle di prima generazione.

NON INTERVENIRE IN PRESENZA DI FIORI APERTI: la legislazione regionale vigente vieta qualsiasi trattamento con insetticidi durante la fioritura.

Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito della Regione Emilia-Romagna al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un utile opuscolo informativo.

 

Pubblicato il 
Aggiornato il