FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE - Comune di Nonantola

FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE - Comune di Nonantola

 

INTERVENTI PER IL CONTROLLO DELLA FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE

 

La Flavescenza Dorata è la più grave delle malattie da fitoplasmi della vite denominate con il termine generico di "giallumi" ed è oggetto di quarantena in tutta l'Unione europea.
Dopo i primi casi trovati in provincia di Piacenza nel 1998, i focolai di Flavescenza dorata sono aumentati in maniera preoccupante anche in Emilia-Romagna.
La trasmissione del fitoplasma della malattia dorata avviene per mezzo di un insetto vettore, il cicadellide Scaphoideus titanus, che produce una sola generazione all’anno.
Sverna come uovo negli organi legnosi di due o più anni. La schiusura delle uova e la conseguente comparsa delle neanidi inizia indicativamente nella seconda decade di maggio e si protrae fino a fine giugno.
Gli stadi giovanili prediligono le pagine inferiori delle foglie dei polloni posti lungo il fusto della vite, mentre gli adulti si trovano su tutta la vegetazione.
La colorazione, bianchiccia nelle neanidi di prima età, diventa più tendente al giallo con screziature brune. Gli adulti compaiono tra fine giugno e i primi di luglio e possono essere presenti anche fino ad ottobre.
Essi stazionano generalmente all'interno della massa fogliare in quanto prediligono un ambiente ombreggiato e si spostano perlopiù entro un raggio di 30 metri ma possono volare fino a 300 metri ed oltre.

I sintomi della Flavescenza dorata sono simili a quelli degli altri giallumi della vite, da cui si distingue solo attraverso la specifica diagnosi effettuata con tecniche analitiche biomolecolari.
I sintomi compaiono durante il caldo estivo e persistono per tutto il periodo vegetativo (agosto-settembre-ottobre).
Tale fenomeno si ritiene si estrinsechi l'anno successivo a quello dell'infezione naturale, ma non è escluso che in certe condizioni agronomiche ed epidemiologiche i sintomi possano comparire nel corso dello stesso anno.
All'interno del vigneto le piante colpite spiccano distintamente rispetto a quelle sane per il mancato, germogliamento la loro vegetazione scarsa, stentata e procombente.
Le foglie manifestano un caratteristico ingiallimento con riflessi dorati nei vitigni ad uva bianca o un vivace arrossamento nei vitigni ad uva nera.
Si può notare inoltre un accartocciamento del lembo fogliare verso il basso; nei vitigni più sensibili le foglie assumono un tipico aspetto a "triangolo".
La vegetazione assume un aspetto affastellato ed i tralci, per la mancata lignificazione e la consistenza gommosa, ripiegano verso terra con un tipico portamento piangente.
I tralci si ricoprono di piccole pustole nerastre.
La malattia ha gravi ripercussioni perché nelle viti ammalate si verifica dall'aborto dei fiori fino al completo disseccamento e colatura delle infiorescenze.
Sui tralci colpiti i grappoli presentano bacche fortemente raggrinzite o totalmente disidratate.
I grappoli vanno soggetti ad una abbondante colatura, tanto che all'epoca di raccolta possono presentarsi completamente spogli dei frutti.

A partire dal 2000 la Regione ha promosso e finanziato il monitoraggio di tutto il territorio regionale, che ha consentito di definire frequenza e distribuzione della malattia e del suo vettore, orientando opportune misure fitosanitarie.
In considerazione dell'aggravamento e dei danni causati dall'organismo nocivo, il Ministero dell'agricoltura ha ridefinito le misure fitosanitarie di emergenza e con il D.M. 06/06/2023 ha emanato la nuova O.M. 22/06/2023, n. 4.
A seguito di un anno di intensa attività per il contrasto a questa grave malattia della vite, con Determina n. 23558 del 09/11/2023 il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni di Regione Emilia-Romagna ha istituito formalmente i limiti dell’area delimitata dove è presente la malattia.
La strategia eradicatoria in atto, che prevede misure di monitoraggio fitosanitario rafforzato, l’estirpo di ogni pianta con sintomi sospetti e la lotta obbligatoria contro l’insetto vettore, consente il contrasto della malattia limitando fortemente la possibilità della diffusione alle zone indenni circostanti.

Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito della Regione Emilia-Romagna al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un utile opuscolo informativo.

 

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