CIMICE ASIATICA - Comune di Nonantola

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INTERVENTI PER IL CONTROLLO DELLA CIMICE ASIATICA

 

Già dal settembre del 2012 sono stati rinvenuti nei dintorni di Modena esemplari di una cimice mai segnalata prima in Italia.
Si tratta della Cimice Asiatica (Halyomorpha halys), nativa dell’Asia orientale e già introdotto negli Stati Uniti, dove sta causando molti problemi alle coltivazioni, soprattutto ai frutteti.
In pochi anni si è rapidamente diffusa in tutta l’area di pianura, anche se con popolazioni numeriche diverse da provincia a provincia e da zona a zona.
Pesanti i danni causati dagli attacchi della cimice nell'area del modenese dove si concentra la maggiore superficie di coltivazione del pero (causando la perdita del 50% della produzione), ma sono stati segnalati danni anche su mele, kiwi e pesche.
L'attacco della Cimice Asiatica causa ai frutti deformazioni e colorazioni anomale, determinando anche una cascola precoce e compromettendo il normale sviluppo della pianta ospite.

L’insetto si presenta con una lunghezza da 12 a 17 millimetri, con forma simile alle comuni cimici degli orti e giardini, ma di colore marmorizzato grigio–marrone.
Quest’insetto, grande polifago, è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie vegetali, sia coltivate che spontanee (in particolare Fabacee e Rosacee), con una predilezione per piante arboree e arbustive.
In primavera fuoriesce dai ricoveri invernali e si porta sulla vegetazione, dove si nutre e si accoppia.
Le femmine depongono gruppi di 20-30uova nella pagina inferiore delle foglie in giugno-luglio, attraverso vari stadi di sviluppo raggiunge la maturazione in agosto-settembre.
In autunno gli adulti si aggregano in colonie molto numerose per svernare e cercano rifugio nelle abitazioni o in anfratti naturali, risultando così molto fastidiosi.

Sono utili tutti gli accorgimenti in grado di impedire o ridurre l’ingresso di cimici nelle abitazioni:

  • utilizzare le zanzariere anche durante le ore diurne;
  • sigillare gli accessi che potrebbero consentire il passaggio degli insetti;
  • controllare il bucato steso all’esterno prima di riporlo in casa (le cimici tendono ad infilarsi tra gli indumenti).

Per eliminare le cimici entrate in casa è possibile utilizzare l’aspirapolvere nei siti più accessibili, oppure stanare col vapore i gruppi annidati in anfratti meno raggiungibili come infissi, cassonetti delle tapparelle, tubature, ecc.

Per ridurre i danni nei frutteti e negli orti può essere utile, già a fine estate, coprire le piante con reti anti insetto, in maniera tale da prevenire gli attacchi diretti ed ostacolare le ovideposizioni.

Considerata la pericolosità dell’insetto, a partire da maggio 2013, da la Regione Emilia-Romagna ha attivato un sistema di monitoraggio allo scopo di individuare la zona di presenza ed individuare le principali piante ospiti, in modo da definirne dannosità e modalità di propagazione.
Allo stesso tempo il Servizio Fitosanitario Regionale ha invitato cittadini e agricoltori a segnalare la presenza sul territorio.
Per ovviare a questa emergenza fitosanitaria, si è verificata la possibilità di utilizzare specifici trattamenti.
È emerso che I PRODOTTI IMPIEGABILI SONO POCHI ED ASSAI POCO EFFICACI NEL CONTENERE LE INFESTAZIONI.

L'utilizzo di pesticidi non previene l’arrivo di nuovi individui dagli ambienti circostanti (o dall’esterno delle abitazioni), ma risulta è letale per le api e gli altri insetti utili (come bombi e farfalle), che possono frequentare giardini, orti domestici e frutteti.

Dal 15 giugno 2020, in gran parte del territorio regionale, si è avviato il progetto di lotta biologica alla Cimice Asiatica.
Viene impiegato il suo antagonista naturale la Vespa Samurai (Trissolcus japonicus), di minuscole dimensioni, che proviene dalle stesse zone di origine ed è assolutamente innocua per l'uomo e per gli animali, comprese le api.
La Vespa Samurai si ciba di polline e nettare e non punge, in quanto usa il suo ovopositore soltanto per parassitizzare le uova di cimice asiatica.

 

ATTENZIONE: NON CONFONDERE LA CIMICE DELL'OLMO CON ALTRI LIGEIDI

  Cimice Verde (Nezara viridula)
  È molto polifaga e diffusa praticamente in tutto il territorio nazionale, il più importante fattore che limita la diffusione in zone temperate è il freddo dell'inverno.
  Gli adulti (circa 15 mm di lunghezza) sono tipiche cimici, con la forma a pentagono, di colore verde chiaro o verde-giallastro.
  Le femmine sono più portate a sopravvivere al freddo rispetto ai maschi: sono più grandi individualmente e sviluppano un colore rossastro-marroncino.
  Provo­ca i danni maggiori soprattutto nelle coltivazioni ortive, in particolare ed al Pomodoro; il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione.
  Le cimici, inoltre, trasmettono, con le loro punture e col secreto di particolari ghiandole repugnatorie, uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati.
  Anche in questa specie gli adulti possono entrare nelle abitazioni in cerca di un riparo per l’inverno, senza tuttavia creare raggruppamenti. Per combatterla è preferibile utilizzare strategie biologiche come il sapone potassico molle o il piretro.

Ulteriori informazioni sono consultabili al seguente LINK.
Cliccando QUI è possibile scaricare un utile opuscolo informativo.

 

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