ALTICA DELLA BIETOLA - Comune di Nonantola

Uffici | AREA TECNICA (Edilizia, Lavori Pubblici & Ambiente) | Servizio Ambiente | ALTICA DELLA BIETOLA - Comune di Nonantola

 

CONOCERE MEGLIO L'ALTICA DELLA BIETOLA

 

L'Altica della bietola (Chaetocnema tibialis) è un piccolo coleottero (circa 12 mm di lunghezza) diffuso in un vasto areale compreso tra Europa meridionale, Siberia meridionale e Corea.
Il suo nome deriva dal termine greco ἁλτικός [haltikós], ossia atto al salto, infatti è conosciuta come "pulce degli orti", per la caratteristica di muoversi saltando tra le foglie delle piante sui grossi femori posteriori.
È di colore verde-bluastro con riflessi metallici
, in particolare sulle elitre. L’adulto ha il corpo ovale con dimensioni di 10-12 mm.

Sverna allo stadio adulto nel terreno, o sulle piante spontanee ai margini dei coltivi, riparata alla loro base. Tra fine marzo ed aprile, gli adulti si portano sui campi di Bietola dove iniziano la loro attività trofica.
È attivo soprattutto durante le ore più calde della giornata, mentre quando fa freddo o piove rimane nascosto fra le foglie.
Dopo circa 15-20 giorni, gli adulti si accoppiano ed ovidepongono nel terreno, vicino alle piante ospiti.
Le larve neonate scendono nel terreno, vivendo nella rizosfera e non arrecando danni, ove danno origine a nuovi adulti.
Quest'ultimi possono o svernare direttamente oppure, in determinate condizioni climatiche favorevoli, originare una seconda generazione.
L’insetto, anche in funzione delle condizioni climatiche, può compiere quindi da 1 a 2 generazioni.

Il danno è determinato dagli stadi adulti; si manifesta sull'apparato aereo, specialmente sulle giovani piante con le prime foglioline.
Gli adulti, con il loro robusto apparato masticatore, compiono delle erosioni tondeggianti, sul lembo fogliare, che interessano l'epidermide inferiore, lasciando intatta quella superiore.
Quest'ultima necrotizza e successivamente si distacca, creando una impallinatura della foglia che viene perforata in più punti.
Se l'attacco è precoce ed interessa le giovani piantine si possono avere gravi fallanze, per morte delle piantine stesse.

Gli accorgimenti agronomici ed ecologici per diminuire le popolazioni di questi insetti devono essere di natura ovviamente preventiva e vanno decisi prima dell’impianto riorganizzando l’intero ordinamento produttivo.
In molti testi si legge che il rimedio è quello di eliminare le piante spontanee ai margini delle coltivazioni di Bietola.
Questo modo di operare è errato in quanto si aumenta ancora di più la specializzazione delle coltivazioni, a decremento degli insetti utili.
L’uso di concimi chimici, soprattutto i nitrati, aumentano l’appetibilità delle piante (che sviluppano organi più teneri).
Anche l’intervento con geodisinfettanti ed insetticidi, peggiora la situazione, andando ad alterare ancor di più il delicato equilibrio ecologico.
Gli accorgimenti agronomici devono invece andare nella direzione di un modello di produzione ove l’aumento della biodiversità contemporanea delle coltivazioni e la diminuzione degli apporti di fertilizzanti di sintesi,
riequilibrino un sistema esasperato, di cui l’insetto in questione è l’effetto e non la causa.

Alcune pratiche ulili possono essere:
-   l'utilizzo di pacciamatura naturale, anche con teli di juta, limita la possibilità dell’insetto di emergere dal terreno e quindi raggiungere le piante;
-   l'impianto di piante spia che attraggano maggiormente l’insetto, quali rucola, senape e rafano;
-   l'aspersione in fase preventiva di macerato d’ortica, tanaceto, o assenzio, è un perfetto repellente contro questa pulce dell’orto. Ad infestazione in corso, la forza della loro azione repellente diminuisce;
-   la coltivazione di piante repellenti, cipolla, aglio, o calendula, piantate in prossimità delle coltivazioni più sensibili allontana questo insetto.

Se i metodi naturali non sono sufficienti per controllare le infestazioni di pulci di terra, potrebbe essere necessario ricorrere a trattamenti chimici.
Si colsiglia l'utilizzo di prodotti a base di piretro, che si dimostrano efficaci, rapidamente biodegradabili e hanno un basso impatto sull'ambiente.
Sono da evitarsi i prodotti sistemici, che, agendo sul sistema nervoso degli insetti, risultano altamente tossici anche per api e coccinelle, ed altri impollinaori (come bombi e farfalle).

Nella nota allegata è possibile reperire utili informazioni su come prevenire le infestazioni di Altica della bietola senza danneggiare api e insetti utili, favorendo l'attività predatoria degli antagonisti naturali.
Ulteriore materiale divulgativo sulla Altica della bietola è reperibile al seguente LINK.

 

Pubblicato il 
Aggiornato il