BETILIDE - Comune di Nonantola

Uffici | AREA TECNICA (Edilizia, Lavori Pubblici & Ambiente) | Servizio Ambiente | BETILIDE - Comune di Nonantola

 

DIFENDIAMOCI DALLA BETILIDE

 

La Betilide (Scleroderma domesticum) è un insetto appartenente all'ordine degli Imenotteri, parassita delle larve del Tarlo del legno (Anobium punctatum), che non disdegna anche quelle di altri coleotteri e lepidotteri.
La specie è cosmopolita, ma predilige i climi temperati.

Ha un aspetto simile ad una formica stretta e allungata, il maschio è di colore nero e lungo circa 3-4 mm, alato e privo di pungiglione, ma appare raramente.
La femmina può raggiungere anche i 5 mm è aculeata e attera, di colore marrone-nero.
La femmina si introduce nei cunicoli scavati dalle sue prede, le paralizza con il suo pungiglione e con la mandibola produce una ferita in cui depone fino a 50 uova.
Il pungiglione è posto nella parte posteriore del corpo e deriva dall'ovopositore modificato comunicante con una ghiandola velenifera.
Dopo pochi giorni nascono le larve, che si nutrono della vittima ancora viva.
Le larve, raggiunta la maturità, si rinchiudono in piccoli bozzoli, dai quali usciranno gli adulti. Il riscaldamento invernale degli appartamenti gli consente di moltiplicarsi facilmente.

Spesso il focolaio da cui ha origine l’infestazione è localizzato all’esterno dell’abitazione: nella corteccia di alberi secchi, nella staccionata di legno di un giardino, o in un tronco marcescente.
Tende a spostarsi dentro le case, negli ambienti frequentati dalle sue prede, ossia mobilio e arredi in legno antichi, caratteristica a cui deve il suo nome comune di "amico degli antiquari", travi tarlate, o vecchi materassi con imbottiture di crine o di lana.

   Occasionalmente può pungere anche l'uomo, ciò avviene quando si sente minacciato, oppure quando si indossa un indumento in cui si era annidato.
   Le punture sono sempre multiple e sparse in ordine casuale sulla pelle, in genere sono localizzate a carico di addome e glutei.
   Le punture avvengono prevalentemente nel periodo primaverile-estivo, più spesso di notte.
   Sono molto dolorose per via del veleno iniettato e spesso generano pomfi, o papule arrossate con centro giallastro, che causano prurito e possono indurre malessere generale.
   Nel caso di soggetti con pelle particolarmente sensibile si possono manifestare dermatiti (orticaria papulosa) accompagnate dalla presenza di vesciche e di sintomi quali febbre e nausea.
   Un solo esemplare può infliggere anche decine di punture, e gli effetti durano a lungo, fino a due settimane.

   Quello che attrae questi insetti è la presenza di tarli, perciò bisogna procedere con interventi atti ad eliminarli dall’abitazione, facendo fumigare i mobili tarlati con piretro, e soprattutto otturando
   pazientemente i buchi dei tarli con cera, dopo avervi iniettato un insetticida specifico per insetti del legno.
   Una volta disinfestati spariranno anche le Betilidi.

   Ulteriore materiale divulgativo sulla Betilide è reperibile al seguente LINK.

   Cliccando QUI è possibile scaricare un interessante articolo scientifico.

 

Pubblicato il 
Aggiornato il